Sappiamo che in questi giorni in cui le temperature sono crollate questo titolo risulta alquanto strano!❄️   Ma l’estate di San Martino è un fenomeno metereologico che quasi ogni anno si presenta in Italia (specie al sud) e ci regala delle tiepide e soleggiate giornate dopo i primi freddi e prima del grande inverno…

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San Martino è una festa nazionale molto importante in Francia, ed abbiamo appreso delle tradizioni e delle usanze francesi: come la festa in Alsazia che prevede una processione notturna di bambini muniti di lumini che aiutano il buon San Martino a ritrovare il suo asinello perduto

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Molto curiosa è anche l’usanza culinaria francese, ma anche scandinava, per la quali il giorno di San Martino si consuma dell’oca: furono proprio le oche starnazzanti che rivelarono il nascondiglio del santo quando volle nascondersi per evitare la carica di vescovo di Tours, per amore di una vita monastica e frugale. E vediamo quali sono stati gli eventi che hanno portato San Martino a voler praticare tale stile di vita…

Martinus nacque in Pannonia (Ungheria), figlio di un tribuno militare nella legione dell’impero romano. La sua vita sin da giovane vede l’ombra del padre che lo introduce suo malgrado nell’esercito. Da soldato non arruolato, il suo compito era quello di vigilare sull’ordine cittadino. Fu proprio durante una fredda notte di ronda nel 335 d.c., che Martinus visse l’episodio più significativo per la sua vita: vedendo un povero mendicante soffrire sotto il gelo pungente, tagliò a metà il mantello della sua divisa, e ne diede una parte al vecchio per coprirsi

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La notte seguente Martinus sognò Gesù che lo riconobbe come il benefattore che gli fece dono del suo mantello, e lo benedisse: al risveglio trovò il suo mantello intero, e da allora fu conservato come reliquia e simbolo del miracolo.

Martinus fu così sconvolto da quel sogno che la Pasqua seguente si fece battezzare e cominciò il suo impegno come divulgatore del cristianesimo contro il paganesimo ariano e rurale. Dopo aver finito la sua carriera militare a quarant’anni, Martino si diede per qualche anno all’eremitaggio in Liguria, per poi stabilirsi in Francia, a Poitiers dove diventò monaco. Negli anni seguenti, malgrado il suo maggior impegno come vescovo di Tours, non rinunciò mai ad una vita semplice e votata alla preghiera.

Per noi italiani, San Martino è un giorno importante per ragioni meno spirituali, anche se di “spirito” si parla!😏 È il giorno infatti in cui si assaggia il vino nuovo, frutto di lavoro ed impegno nelle vigne…

 

E come vuole la tradizione, perché non accompagnare un buon bicchiere di rosso con delle castagne arrosto?

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Leggete anche i nostri articoli sulle tradizionali “guastedde” dolci e le nostre personalissime salate… E buon San Martino a tutti!

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